Ingegneri esclusi dal concorso dell'Arta, l'Ordine chiede l'annullamento

TERAMO – Ingegneri esclusi dal concorso dell’Arta (l’Agenzia regionale per la tutela dell’ambiente) per la copertura di un posto da architetto a tempo indeterminato e part time. A segnalarlo è l’Ordine degli ingegneri di Teramo che ha chiesto l’annullamento del bando tramite una lettera inviata ai direttori generale e amministrativo dell’agenzia, oltre che alla giunta regionale e al governatore Luciano D’Alfonso, al consiglio nazionale degli ingegneri e agli altri ordini di categoria abruzzesi. Il bando pubblicato lo scorso 9 luglio dall’Arta sarebbe illegittimo, secondo il presidente dell’ordine teramano Alfonso Marcozzi, perchè tra gli argomenti d’esame prevede anche materie quali le “energie rinnovabili come opportunità di sviluppo sostenibile”, il “ciclo integrato dei rifiuti” e gli “impianti trattamento rifiuti e depurazione acque”. Tutte materie, spiega Marcozzi nella lettera, “di esclusiva competenza della figura professionale dell’ingegnere”. Il presidente cita poi le norme (ad esempio il decreto legislativo 129 del ’92) e le sentenze del Tar (come la 457 del 2007 del Tar della Campania) sulla ripartizione delle competenze tra le due professioni e che confermerebbero l’illegittimità del concorso. “C’è un’ingiustificata esclusione della possibilità di partecipazione nei confronti di soggetti in possesso della laurea in Ingegneria – continua Marcozzi – il bando non è conforme alla legislazione generale che regola le competenze professionali dato che le attività previste appartengono all’esclusiva competenza dell’ingegnere”. Di qui la richiesta di annullamento del bando e della sua riproposizione eliminando i punti che impediscono la partecipazione degli ingegneri. “In caso di inerzia – si chiude la lettera – ci riserviamo di rivolgerci al Tar per fare ricorso contro il bando”.